La provincia di Messina è caratterizzata da un territorio prevalentemente collinare. Soprattutto nel versante ionico l’orografia è aspra; ciò determina che gli appezzamenti agricoli per essere coltivati devono essere sistemati a terrazze, impedendo in tal modo l’adozione dei moderni mezzi meccanici al fine di conseguire un aumento della produzione.
La struttura produttiva delle aziende agroalimentari operanti nella provincia di Messina è di piccole dimensioni e a gestione prevalentemente familiare. Inoltre queste aziende sono contraddistinte da scarse infrastrutture e alte spese di manodopera in tutte le operazioni colturali che determinano elevati costi di produzione. In un contesto economico altamente competitivo caratterizzato dall’affermazione delle economie dei paesi extra-comunitari, l’operatore agricolo non può più pensare al proprio particolare (a coltivare e produrre esclusivamente per il proprio sostentamento) ma deve necessariamente imparare a vendere, operando in un mercato saturo e condizionato dalle richieste mutevoli dei consumatori. Giorgio Foti, agrario dell’assessorato all’agricoltura della Regione Sicilia, in “Delizie agroalimentari messinesi” sostiene che l’attività agricola debba ricercare “nuove alternative colturali per sfuggire alla concorrenza spietata dei mercati; incentivare la trasformazione in loco dei nostri principali prodotti della terra in prodotti finiti; indirizzare la collocazione delle nostre produzioni più tipiche verso «nicchie di mercato d’élite», per un consumatore disposto a pagare di più, prodotti d’alta di qualità e di certa genuinità”.
La provincia di Messina vanta, grazie a un clima mite e a un ecosistema equilibrato, prodotti agroalimentari di alta qualità con specifiche proprietà organolettiche .
Olio, vino, agrumi, pastorizia, salumi, pesce sono i prodotti agroalimentari che caratterizzano l’identità colturale della provincia. Sfortunatamente, sebbene vi sia una vasta quantità di prodotti agroalimentari, pochi sono i prodotti che seguono un processo di produzione conforme alle norme di legge ed espressione di uno specifico marchio aziendale. A tal proposito, bisogna sottolineare come molte produzioni agroalimentari tradizionali o tipiche non varcano i confini comunali, restando sconosciute nel resto della provincia messinese; altri vantano una tradizione radicata nei secoli legata all’area di produzione e pertanto hanno ottenuto il riconoscimento dei marchi di qualità dell’UE (DOP e IGP) o nazionali (DOC). Si pensi all’olio di Mandanici, alla Malvasia delle Lipari e ai Capperi di Salina. É opportuno valorizzare i prodotti tradizionali e/o tipici della provincia di Messina che “possono determinare nuovi sbocchi di sviluppo territoriale «integrato», perché, oltre a fornire reddito aziendale, questa attività diviene motore per muovere attrazioni turistiche-agrituristiche, motivo di identità territoriale e sociale e, per la maggior parte dei nostri areali provinciali, può essere tra le poche possibilità di rilancio economico ed occupazionale. Ecco perché in questo momento è indispensabile che anche le amministrazioni politiche locali dimostrino convinzione ed impegno, perché questo obiettivo è fondamentale in un programma di sviluppo territoriale globale”.
Inoltre, vanto della tradizione culinaria messinese risulta l’attività dolciaria; per esempio la pignolata, la piccola pasticceria (tra cui segnaliamo i biscotti “nzuddi”) e le granite (in particolare la mezza caffè con panna), che costituiscono delle vere prelibatezze e contribuiscono al consolidamento dell’identità culturale messinese.
Infine i prodotti agroalimentari messinesi e le ricette che da essi possono derivare, sono un fulgido esempio di dieta mediterranea e pertanto devono essere promossi in tutti quegli eventi di carattere culinario, come fiere e saloni del gusto.