Il vino è considerato una bevanda salubre praticamente da sempre. Attualmente l’attenzione sull’argomento è molto alta e quindi le conoscenze evolvono rapidamente; la letteratura scientifica è ormai vastissima, cerchiamo di riassumerne i punti principali.

BERE SI’, MA BENE
Si parla spesso dei benefici del vino ma, prima di addentrarci nell’argomento, è importate fare una premessa: il vino è una bevanda alcolica e, in quanto tale, va consumato in quantità moderate. Il limite massimo ragionevole è due bicchieri al giorno per l’uomo e un bicchiere al giorno per la donna, preferibilmente durante i pasti principali e comunque mai a stomaco vuoto.

La differenza tra i consumi consigliati nell’uomo e nella donna dipende dalle diverse caratteristiche biologiche dell’organismo femminile, che consente di eliminare circa la metà di alcol rispetto a quello maschile.

Non devono bere alcolici (e quindi neanche vino):

  • le persone che stanno per mettersi alla guida di un mezzo;
  • tutti quelli che assumono farmaci in grado di interagire con l’alcol, per esempio antiepilettici e psicofarmaci;
  • le donne in gravidanza;
  • i minori di 16 anni.  Perché 16 anni? Prima di quell’età gli enzimi in grado di assimilare l’alcol sono completamente assenti. Tali enzimi arrivano a completa maturazione intorno ai 21 anni.

I BENEFICI DEL VINO SU CUORE E CERVELLO
Fatta questa premessa e stando a quanto sostenuto dall’ampia letteratura scientifica a disposizione, il vino fa bene all’organismo e soprattutto alla salute del sistema cardiovascolare e cerebrovascolare. Pare inoltre che abbia il potere di allungare la vita; diversi studi epidemiologici hanno infatti evidenziato una maggiore longevità nei bevitori moderati di vino rispetto agli astemi e ai forti bevitori.

Numerose indagini cliniche ed epidemiologiche hanno posto l’accento sull’azione protettiva del vino nei confronti del cuore e dei vasi. I responsabili di questi benefici sono i polifenoli, in particolare il resveratrolo. Non tutti i vino sono però uguali; gli alimenti antiossidanti sono infatti presenti soprattutto nei rossi invecchiati, molto meno nei vini giovani e nei bianchi.

I componenti del vino agiscono a vari livelli:

  • hanno un effetto antiossidante e antinvecchiamento;
  • agiscono positivamente su colesterolo, trigliceridi e glicemia basale;
  • inducono un aumento della sensibilità dei tessuti all’azione dell’insulina;
  • hanno un’azione fibrinolitica e antitrombotica.

È stato ipotizzato un ruolo protettivo del vino anche nei confronti del morbo di Alzheimer e di altre malattie degenerative del sistema nervoso. Anche in questo caso il merito andrebbe agli antiossidanti e in particolare al resveratrolo.

I BENEFICI DEL VINO SUGLI ALTRI ORGANI
Ma i benefici del vino non finiscono qua.

L’assunzione moderata di vino sembra avere un effetto benefico sulle ossa, contrastando l’osteoporosi tanto negli uomini quanto nelle donne. Alcuni studi hanno ipotizzato un effetto positivo del vino bianco nella prevenzione delle malattie reumatiche; tale beneficio sarebbe dovuto a due sostanze – tirosolo e acido caffeico – in grado di contrastare l’infiammazione.

Sono stati ipotizzati benefici del vino rosso anche sulla calcolosi della colecisti e su alcuni tipi di cancro. Non ci resta che attendere ulteriori studi per un’eventuale conferma.