Nuova sede operativa a Palermo per ITS Fondazione Albatros con il corso per “Tecnico delle produzioni alimentari del benessere e in regimi nutrizionali controllati nelle imprese turistiche, sanitarie e dello sport”.
Importante traguardo per Fondazione ITS Albatros che, nei giorni scorsi, ha inaugurato una nuova sede operativa nei locali dell’IS Majorana di Palermo. L’ITS Albatros di Messina, unico esistente in Sicilia sugli 89 costituiti in Italia, nato nel 2011 ha già visto diplomarsi oltre 40 studenti e si trova a dover soddisfare la richiesta crescente di iscrizioni, favorendo un collegamento sempre più diretto tra scuola e lavoro. Per questo, la scelta di ricorre alla collaborazione con l’Istituto Majorana che, data la sua connotazione scolastica, si è prestato ben volentieri a diventare partner della Fondazione, in una sorta di ideale prosecuzione di un cammino di studi votato all’ambiente e alla scienza dato l’indirizzo voluto per la sezione palermitana: “Tecnico delle produzioni alimentari del benessere e in regimi nutrizionali controllati nelle imprese turistiche, sanitarie e dello sport”.
A dare il benvenuto ai nuovi iscritti è stata la dirigente scolastica dell’Istituto Majorana,Melchiorra Greco, che si è soffermata sulla necessità di intraprendere questo cammino con spirito “scolastico”, pur non essendo introdotti in un percorso meramente accademico, come poi ha esaustivamente spiegato la presidente della Fondazione Albatros, Elvira D’Orazio: <<Si tratta di un corso di formazione terziaria post diploma,V livello European Quality Framework, che si svolgerà in 4 semestri. A distinguere gli ITS da qualunque altro percorso accademico è la dinamicità che li caratterizza, la possibilità di “cucire” addosso ai discenti percorsi che si adattino alle richieste del mercato e delle aziende dell’agroalimentare, nel nostro caso specifico. I corsisti avranno a disposizione un totale di 1200 ore d’aula e 800 ore di stage aziendali, cosa che non è prevista in nessun altro tipo di percorso accademico e non. Niente libri, niente compiti per casa, ma trasmissione di conoscenze. Anche per questo è fondamentale per gli iscritti riuscire a trovare il proprio ritmo, servirsi di dispense e materiale fornito in aula dai docenti, tenendo presente che alla fine di ogni modulo verrà effettuata una verifica delle competenze acquisite che sarà poi oggetto di una certificazione EQF valida in tutta Europa. Si tratta di opportunità uniche nel loro genere se pensate che secondo i dati forniti dal Miur l’80% degli studenti, alla fine dei 4 semestri resta nel mondo del lavoro, possibilmente in una delle aziende dove ha fatto stage. Nel settore della filiera Agroalimentare, e in questo della dieta salutistica in particolare, certamente sarà un po’ più difficile trovare una collocazione immediata, ma noi cerchiamo di aprire ai nostri corsisti anche possibilità di lavoro in campo internazionale. Quello che vorrei sottolineare è che non si tratta di una scuola di cucina o di sommellerie: non miriamo a formare chef o sommelier, ma tecnici in grado di conoscere il territorio, la materia prima, le tecniche di coltura e di cottura e il modo di presentare ai consumatori il prodotto finito>>.
All’inaugurazione hanno preso parte anche il Vice presidente della Fondazione , Fabrizio Scaramuzza, la responsabile del coordinamento didattico della Fondazione Maria Greco, il direttore amministrativo dell’Istituto Majorana Girolamo Ingrassia, Teresa Armetta (supervisore per il corso di Palermo incaricata dalla Fondazione), i docenti Massimo Todaro (anche presidente del consorzio di tutela della DOP Vastedda Valle del Belice), Giuseppe Russo (dirigente del consorzio scientifico di ricerca Ballatore), il professore Sugameli, docente di Agraria del Majorana e la responsabile della sezione scientifica del nuovo corso, la cardiochirurga pediatrica responsabile dei progetti di educazione e promozione alla salute dell’ARNAS Ospedale Civico di Palermo dott.ssa Nicoletta Salviato, la quale ha voluto ringraziare quanti si sono impegnati per la riuscita del progetto e ha spiegato il perché lo stesso è stato fortemente sostenuto da lei e dal suo team : <<Dieci anni fa sono arrivata a Palermo da Venezia, per istituire insieme alla mia equipe la cardiochirurgia pediatrica, reparto che fino a quel momento non esisteva nel capoluogo. In un certo senso, quindi – ha detto rivolgendosi agli studenti presenti – come voi sono stata pioniere nel mio settore, ma voi siete doppiamente privilegiati perché avete davanti la possibilità di aprire nuovi cammini a Palermo che serviranno anche a chi verrà dopo di voi con la voglia non solo di istruirsi, ma di “comprendere. Ho “cucito” su di voi un vestito adatto al vostro percorso, al vostro “contesto”, faremo un modulo che tratterà prevenzione cardiovascolare attraverso l’educazione alla salute, poiché rispettando la salute e l’ambiente si rispetta l’individuo. Compito nostro, sarà creare una rete affinché questo progetto possa portare in futuro alla realizzazione di progetti concreti che diano opportunità di lavoro reali.Ricordatevi che tutto può essere veleno, ma il veleno stesso è “dose dipendente”. A piccole dosi si può tollerare, ma in grandi dosi si viene uccisi. Anche il cibo può essere un veleno se si esagera. Le patologie cardiovascolari hanno le percentuali più alte di mortalità e invalidità. Secondo una ricerca epidemiologica fatta in Italia, poi, la Sicilia, ha il più alto tasso di obesità infantile della Penisola. Per questo dobbiamo educare alla prevenzione, che a sua volta si divide in primaria (per prevenire tutte le malattie), secondaria (per prevenire le complicanze di malattie già in atto o per acclarare l’esistenza della patologia) e terziaria (che mira a evitare la disabilità o complicanze nelle malattie già in atto). Noi lavoreremo sull’importanza della prevenzione primaria. Oggi i nostri bambini hanno tutti i fattori di rischio delle malattie cardiovascolari: sedentarietà, cattiva alimentazione, fumo… bisogna combattere i fattori di rischio epigenetici (quelli che si possono condizionare con il libero arbitrio), per modificare i nostri geni indirizzandoli verso benessere e salute. E’ più facile educare alla salute un bambino perché nascono puri e hanno menti più aperte di noi adulti carichi di pregiudizi e presunzioni., ma la prevenzione primaria deve iniziare prima della nascita. Addirittura i corsi prematrimoniali dovrebbero includere una formazione salutistica perché se è vero che non si può modificare (attualmente) la genetica, si può imparare a modificare l’epigenetica e i fattori di rischio ad essa legati. Si deve fare prevenzione attraverso i professionisti, non attraverso google o il faidate. Siamo immersi nel sistema solare e il fatto che il sole gira attorno alla terra determina il nostro ritmo circadiano, dovremmo imparare a seguirlo per vivere meglio i tempi di veglia e di riposo. Vi insegneremo che non esiste un alimento unico da consigliare, ma va premiato tutto ciò che è fresco e segue il ritmo della stagionalità. La collaborazione con Fondazione è nata un po’ per caso, ma ora si è radicata in questo percorso formativo che noi abbiamo sposato perché proposto da un Ente che ha a cuore la tutela della salute nella filiera agroalimentare. Il mio obiettivo, oggi con voi, sarà fare sì che un domani nasca una nuova figura professionale che sia un tecnico della salute>>.
E’ stato poi compito dei docenti presenti dare la loro testimonianza.
Massimo Todaro: <<Qualunque attività svolta con passione fa sì che anche le idee all’apparenza più assurde, possono poi sfociare in progetti concreti che diano insperati e proficui risultati. Per questo vi invito a prendere con serietà le opportunità che Fondazione Albatros vi darà. In un momento storico così particolare in cui tutti i prodotti di origine animale vengono costantemente messi sotto accusa, poi, sarà compito mio e dei mieicolleghi mostrarvi con massima oggettiva l’estrema qualità dei prodotti del nostro territorio e darci gli strumenti per farvi un’idea critica della realtà, scevri dai condizionamenti mediatici spesse volte troppo forzati a seconda delle necessità dei “committenti”>>.
Anche il dottor Giuseppe Russo si è rivolto direttamente ai ragazzi presenti affermando: <<Dovete pensare a costruirvi un vostro mondo del lavoro, delle opportunità che siano “vostre”, questo per organizzare al meglio il vostro futuro. La filiera dei cereali ha immense opportunità di reddito. Il grano è al centro della dieta mediterranea e il grano duro, cereale più coltivato in Sicilia 300 mila ettari spezzettati in tanti piccoli appezzamenti lungo tutta la Regione, è il top della filiera cerealicola.Con me affronterete un percorso completo che va dal seme al prodotto in scaffale, dal produttore alla tavola. Dovete imparare a discernere: Naturale e Antico non sono sempre sinonimo di salute, basta pensare che le micotossine sono naturali, ma sono sostanze cancerogene>>.
Il professore Sugameli, invece, ha posto l’accento sul rapporto fra Agroalimentare e Turismo:<<Sono fermamente convinto, e non sono certamente il solo, che l’Agroalimentare debba essere promosso al pari delle bellezze paesaggistiche del territorio, poiché è acclarato che, soprattutto in Sicilia, i turisti arrivano attratti sì dai contesti storico-artistici, ma soprattutto per il buon cibo. Purtroppo a tutt’oggi mancano soprattutto al Sud le professionalità che si inseriscano in contesti innovativi: non esiste cantina che non abbia quantomeno una sala degustazione. Fare conoscere i prodotti del territorio, i vitigni, deve essere una priorità che non può essere affidata unicamente al viticultore. Se vogliamo fare qualità dobbiamo conoscere i prodotti, quindi assaggiarli, degustarli e valutarli. Essere curiosi, approfondire acquistando anche personalmente i prodotti che vi presenteremo e quindi formare il vostro spirito critico. Sarà questo che cercheremo di insegnarvi: la curiosità della qualità>>.
E sempre di opportunità ha parlato Teresa Armetta: <<State lavorando per voi, per dare a voi stessi nuove opportunità di lavoro. E’ un passo fondamentale per offrire non solo a voi, precorritori di un nuovo cammino, ma all’intera Palermo, nuove opportunità di sviluppo e integrazione aziendale. Sarete presenti a diversi eventi importanti che vi daranno nuove ottiche. Ad esempio presenteremo a breve la “Rete dei pani votivi”, evento al quale sarete presenti come studenti e, mi auguro, come “curiosi”. Sappiate assorbire da ognuna delle esperienze che farete lo stimolo per andare avanti >>.
A chiudere gli interventi, la giornalista responsabile della comunicazione per Fondazione Albatros, che ha dato la propria testimonianza quale esperta del settore enogastronomico, ma anche e soprattutto quale neo diplomata al III Corso indetto a Messina da Fondazione Albatros: <<Il consiglio che posso darvi è quello di “rubare” dalle esperienze che vivrete la conoscenza che vi porterà a sapervi vendere nella vita professionale. Se, poi, vi siete iscritti a questo corso con delle aspettative, beh, Scordatevele! Abbiate degli obiettivi, poiché le aspettative verranno immancabilmente disattese soprattutto in quanto legate a fattori esterni, gli obiettivi dipendono da voi! Siate artefici del vostro cammino e imparate a comunicare all’esterno le vostre conoscenze, perché scrivere delle esperienze vissute emozionando i lettori, non è talento di tutti, ma sforzarsi per trasmettere con obiettività le nozioni apprese cercando di interessare gli ascoltatori, è un dovere verso voi stessi, ma soprattutto verso chi si è sforzato per offrirvi nuove e sempre varie opportunità di crescita e di conoscenza>>.