La pagnotta alla disgraziata di Domenico Mazza (a tutti noto come Don Minico) è stata inserita con decreto ministeriale del 2003 tra i PAT (prodotti agroalimentari tradizionali) ed inclusa nelle prestigiose guide della Michelin e del Touring Club.

Il panino alla disgraziata si contraddistingue per i sapori forti e decisi propri della tradizione e del gusto siciliani. Per prepararla occorre pane di casa farcito con melanzane, carciofini sott’olio e pomodori secchi, tutti di produzione “della casa”, olive, formaggio (rigorosamente pecorino pepato prodotto a San Fratello, sui Nebrodi), salame dei Peloritani, il tutto condito con olio e abbondante peperoncino.

La storia del panino alla disgraziata affonda le radici nella vita stessa di Don Minico, quando da giovane garzone di fornaio cominciò a percorrere i monti Peloritani per recarsi a vendere il pane a Messina. Alla fine degli anni quaranta del Novecento Don Minico inaugurò presso le “Quattro Strade” un chiosco per la vendita di bevande, realizzato con una carriola che fungeva da ghiacciaia.

In seguito alle bevande affiancò il pane, un tempo meno farcito di oggi, che per il suo sapore piccante prese il nome di “ pagnotta alla disgraziata”.

Col passare degli anni la struttura si è ingrandita fino ad assumere il nome di “Casa di Cura Don Minico”, dove ancora oggi è possibile degustare il famoso panino farcito.

INGREDIENTI:

  • Pane casareccio
  • Melanzane
  • Carciofini sott’olio
  • Pomodori secchi
  • Pecorino pepato
  • Salame dei Peloritani
  • Peperoncino abbondante
  • Olio extravergine di oliva
  • Sedano, basilico, sale e origano